lunedì 7 settembre 2009

CIAO SIGNORA ALICE

Ero venuta da tuo marito a chiedere consigli sulle strade che mi avrebbe aperto frequentare Giurisprudenza, mia madre non si fidava della mia scelta. 
Ne parlai anche con te e subito diventasti un punto di riferimento.
Da quel momento, ogni volta che avevo bisogno di verificare la mia preparazione per un esame, all'interrogazione di tuo marito seguivano le nostre chiaccherate: gli esami, il mio lavoro come commessa, i ragazzi, le amicizie e il rapporto con i miei genitori. 
 
Era come confidarmi con una nonna, tu non lo eri geneticamente ma ne assumevi la parte. 
Ed io assumevo il ruolo della figlia che non avevi potuto avere e che, ad un certo punto, non avevi più cercato.
 
Mi spiegavi la fierezza e la dignità di essere se stessi e come non vergognarsi di ciò che si è. Mi insegnavi a perseguire i miei obiettivi senza farmi incantare da chi cercava di farmi credere di non esserne capace: "Se vuoi una cosa, alzati e vattela a prendere. Non importa cosa credono gli altri".
Mi dicevi di cercare il meglio per me stessa, raccontandomi come inserire ciò che non serviva in una scatola all'interno della mia testa... Li chiamavi "compartimenti stagni": crea nel tuo cervello tante scatole e metti ciò che non ti serve dentro una scatola. Dalle un nome e chiudila. Riaprila solo ed esclusivamente quando devi mettere a posto qualcosa. 
Ma, per il resto del tempo che scorre, non pensarci.
L'amore per te era uomo che "... ti accetti per quello che sei e si impegni per farti vivere al meglio. Devi poter essere te stessa, nel bene e nel male. Devi dire la tua opinione e se l'uomo non ti ascolta allora non ne vale la pena".
Quando litigavo con mia madre... Le telefonasti per dirle che dovevo puntare al meglio e il suo comportamento non mi avrebbe aiutato a trovarlo. "Vuole una figlia insoddisfatta? Non credo proprio... Quindi la smetta di dare la sua opinione quando sua figlia non la chiede".
Sei stata l'unica persona a zittirla e ancora oggi lei non riesce a crederci.
Spiegavi come incoraggiare le mie passioni e mi raccontavi di come avessi scelto di mettere in mostra i tuoi quadri a Firenze, di come erano nate dalle tue dita le rappresentazioni di "Alice nel paese delle meraviglie".
Ripetevi sempre di ricordarmi "...cara ragazza, rispetto e dignità vengono prima di tutto. Ma verso te stessa. Per gli altri... Solo quando lo meritano. Altrimenti..." non avrei mai dovuto vergognarmi di non avere rispetto per chi dimostrava di non averne per me.
Consigliavi letture e musica da ascoltare, consigliavi come comportarmi con le persone in determinate situazioni raccontandomi aneddoti sulla tua vita e come bisogna allontanare tutto ciò che fa male alla nostra anima e al nostro cuore. 
Perchè tenere accanto a noi il dolore e il dispiacere impedisce di guardare avanti e raggiungere i nostri scopi.
 
Lo feci, l'ho fatto nel corso degli anni e continuo a farlo tuttora. 
Me lo hai insegnato tu.
 
E quando ti vidi l'ultima volta, quando ormai la malattia aveva preso il sopravvento, mi stringessi forte la mano mormorando che non mi avevi "... parlato per anni invano, vero? Forza, rispetto e dignità verso te stessa. Tu decidi la tua strada".
Io capii... Capii tutto ciò che si deve imparare per vivere nel vero senso del termine,  capii cosa dovevo fare e come farlo.
Come capii che non ti avrei rivista mai più.
 
Grazie per avermi insegnato ad avere il rispetto e la dignità verso me stessa e a camminare a testa alta per la mia strada, indipendente e senza vergognarmi di ciò che sono. Grazie di avermi insegnato a non avere paura di essere dura quando serve e a non temere di fare le mie scelte.
 Ora che sei in un posto migliore da cui puoi guardarmi ridendo in quel  tuo modo particolare, spero che questo posto sia il Paese delle Meraviglie raffigurato nei tuoi quadri. 
 
Ciao Signora Alice, ti porto sempre nel mio cuore.

22 commenti:

Maia ha detto...

Davvero complimenti... Per l'esposizione al racconto e all'emozione che trasmette nel sapere che ancora esistono delle persone che il destino ci mette accanto come Angeli... Qualcuno l'ho avuto anche io, e spesso penso che persona sarei stata senza quella guida, quel consiglio... Althea a volte abbiamo bisogno di qualcuno che ci tenga la testa... A volte no! Dipende dai momenti... Ti auguro che al bussare di tutte le tue paure tu possa aprire la porta con un sorriso e armata di una forte determinazione e motivo alla vita!
Buon Inizio Settimana!

Althea ha detto...

Buon inizio settimana Giulia!

Se c'è una cosa che mi ha insegnato è proprio il tenermi la testa da sola perchè gli altri te la tengono solo finchè ne hanno bisogno e a non avere paure perchè non ti permettono di camminare dritta.

Ci si può fidare solo di se stessi.

Maia ha detto...

Ahimè Althea... hai detto una verità su cui sto riflettendo in questo periodo... è verissimo, gli altri ti tengono la testa solo fino a quando ne hanno bisogno... poi... tanti saluti! E' doloroso ammetterlo, ma mi sono sentità trattare così anche io, e non me lo sarei mai aspettato...Forse dipende da quanto è grande l'amore di quella persona! In quel periodo di forte buio passato o in un modo o in un altro io ero sempre accanto a lei, in un momento in qui avevo bisogno di prendere in mano me stessa, continuavo sempre a prendere in mano lei... mentre io sprofondavo sempre più giù... Ora ho capito che era l'amore a guidare le mie azioni, troppo tardi, adesso che sono sprofondata io... dall'altro lato ho trovato solo un muro! Se ci penso mi viene da spaccare tutto!
Scusa lo sfogo!

Althea ha detto...

Non devi affatto scusarti anzi, con me sfondi una porta aperta sull'argomento.
Per fortuna/purtroppo in 31 anni di vita ne ho passate tante, quante sono bastate per compiere un percorso personale verso il mio equilibrio e questo percorso mi ha portata a stare bene con me stessa: quando è il mio futuro a essere in discussione, posso fidarmi solo di me stessa e delle mie intuizioni e intenzioni.
Gli altri possono tenerti la testa finchè conviene loro e possono darti consigli ma (tranne i veri amici) sono consigli dettati esclusivamente dai loro interessi. Nel momento del bisogno, 9 volte su 10 ti voltano le spalle. Soprattutto quando dici loro la verità: in tutta la vita della persona con cui stavo fino ad un mese fa, io sono stata l'unica a fargli notare come fosse sbagliata la sua situazione familiare perchè non è giusto che una madre cresca un figlio minore nella visione messianica del fratello, difeso ad oltranza persino davanti all'evidenza del suo opportunismo e fannulosità, a cui tutto è dovuto e tutto deve essere dato anche a discapito dell'interesse e felicità altrui. Quando ho iniziato a fargli notare che non si deve essere il cavalier servente del fratello (il quale peraltro lo stava montando da mesi contro di me)ecco la crisi e i dubbi. Quando ne abbiamo riparlato ha incamerato il concetto, ma alla fine ha scelto di essere suo succube piuttosto che stare con me.
Alla fine, bisogna imparare a non lasciarsi guidare troppo dall'amore: io resto distaccata dai sentimenti quanto basta per restare obiettiva e valutare le cose. Lo sono stata anche questa volta e, decisa a non tollerare una tale situazione, non ho fatto nulla per fargli cambiare idea. Anzi, le mie ultime parole per lui sono state "togliti dai coglioni" perchè non voglio più saperne niente.
Lo so che si soffre e si tende ad entrare in periodi di pessimismo e fastidio, dove i pensieri sono molto spesso negativi ma sono sicura e positiva che le prossime persone che incontreremo saranno quelle di cui abbiamo davvero bisogno.

Maia ha detto...

In questo momento la mia mente si rifiuta di pensare di aver bisogno di qualcosaltro... Forse un Giorno Passerà... Ciao Ciao

Althea ha detto...

E'normale che la tua mente si rifiuti.
Io sono proiettata in avanti, ma perchè tu non dovresti essere proiettata a risolvere la situazione e a recuperare il rapporto ;)?
In bocca al lupo!!!

Maia ha detto...

Perchè non dipende da me, se dipendesse da me io sarei già da lei... ma devo rispettare la scelta di starle lontana, perchè è questo che mi ha chiesto, anche se giorno dopo giorno diventa sempre più difficile, e l'amore invece di andar via cresce... non ho altre parole!
Ciao Cara!

Althea ha detto...

Ma quello che lei vuole non può impedirti di volere qualcosa di diverso. Cioè stare con lei...
Fatti forza!!!

Maia ha detto...

Cara Althea, ieri sera ho davvero toccato il fondo! Penso che un cane sarebbe stato trattato meglio... In 10 minuti di telefonata per liquidarmi ha cancellato ogni gesto d'amore, ogni sacrificio fatto per lei...
Ed io ancora che stavo ad aspettare una persona che era già per la sua strada, senza neppure avere la cortezza di comunicarmelo!
Con questo ho davvero chiuso... cè una soglia tra l'amore per se stessi e l'amore verso gli altri! La dignità e il rispetto!
Ci circondiamo di queste belle parole... salendo sempre più in alto... Saltando però sopra la schiena degli altri! ... Sono troppo delusa! Game Over!

Althea ha detto...

Cara mi dispiace tanto.
Esitono persone che, quando scelgono di andare per la propria strada, cancellano ogni gesto d'amore o sacrificio.
Io comprendo il loro stato d'animo, ma non sono disposta a sopportare il loro voltafaccia duro e pungente. Si può lasciare una persona con educazione e senza dimenticare tutte le cose buone.
Anche io ho detto "togliti dai coglioni", ma l'ho fatto proprio perchè la persona stava iniziando a calpestare la mia dignità e soprattutto la mia intelligenza.
E questo non lo permetto!
E non devi permetterlo neanche tu!
Game over!
Ora devi guardare avanti e focalizzarti su te stessa!
Un abbraccio!

Vale ha detto...

Ciao Althea,
Alice è un caro nome anche per me.
Molto bello il tuo post, mi ricorda le diatribe tra madre nonna e nipote.

Althea ha detto...

Grazie Vale, diciamo che i post "sentiti" sono i migliori.

Maia ha detto...

Prendo coscenza Althea... non ho altra strada da percorrere... Stupidamente penso e spero che l'amore vada via prima della rabbia! le cose non meritano di essere vissute con chi non le comprende fino in fondo!
E va bene così! Guardo il cielo e ricomincio a vivere davvero!
Ti abbraccio!

Althea ha detto...

Esite un trittico di fasi.
Prima fase: dolore e disperazione.
Seconda fase: rabbia.
Terza fase: totale menefreghismo verso la persona e ripresa della propria vita.
Io sono passata direttamente alla terza fase, come spiegato sul mio profilo di Facebook ma si sa che sono ben strana ;)
Ricordati sempre che chi non ti vuole, non ti merita.

Maia ha detto...

Anche io sono nella fase, minnifuttu! E ci sono arrivata in 10 minuti appena ho capito il soggetto! :) Ho capito che la natura umana ha la capacità di cambiare volto molto velocemente e quasi amnesiamente... non chiedermi che razza di parola sia perchè me la sono inventata ora!!! ahahaha!!! :D anche tu su Facebook... a me quel luogo mi ha rovinata... e forse anche in senso buono... E chi sei su facebook?????????????????????????????????????????????? mmm!!!! :D

Althea ha detto...

Mandami il tuo nome in privato, ti do l'email così ti aggiungo agli amici!!!

Maia ha detto...

La tua email nel profilo non compare... ma nel mio trovi la mia! :) Ciao Ciao

Althea ha detto...

Trovata!!!
Ti ho scritto, dovresti trovarmi facilmente :)

Maia ha detto...

Trovata! :)

giardigno65 ha detto...

un bel saluto ...

Althea ha detto...

Giulia ti ho aggiunta :)

Althea ha detto...

Saluto sentito, ma grazie :)